Giochi e passatempi nel Medioevo

Giochi e passatempi nel Medioevo

Se si parla di passatempi e intrattenimento nel Medioevo, lo sguardo volge alla nobiltà, la cui vita, non priva di obblighi e doveri, aveva anche il tempo per piaceri e distrazioni. Se tra i principali diletti dei nobili si pensa subito a equitazione, falconeria, caccia e giochi d'arme, esistevano in realtà anche altre forme di intrattenimento più intellettuali o basati sulla destrezza. Attraverso un mix di abilità, forza e ingegno, questi passatempi hanno contribuito a plasmare la cultura e la socializzazione delle persone di quel tempo.
I giochi medievali non erano solo svago, ma avevano anche una forte dimensione sociale e culturale. Essi offrivano l'opportunità di costruire relazioni e legami comunitari. Ad esempio, i tornei cavallereschi erano spesso luoghi in cui si stabilivano alleanze e venivano scambiate notizie. Inoltre, in molti casi questi intrattenimenti erano importanti strumenti di insegnamento, tramandando tradizioni e valori attraverso il gioco.

Tra i giochi più intellettuali e con un tavoliere, troviamo al primo posto gli scacchi. Altri giochi da tavolo erano il filetto (simile al moderno tris), l'Alquerque (antenato della dama) e vari giochi con ossicini e dadi, tra cui troviamo la zara (citata anche nel Purgatorio dantesco) e da cui potrebbe derivare la parola azzardo.
Non raro il passatempo di raccontarsi novelle, per mettere alla prova la propria fantasia, arte oratoria e talvolta anche malizia, di cui il Decamerone è il principale esempio.

I tornei cavallereschi sono eventi emblematici del Medioevo, celebrati per la loro maestosità e il loro intrattenimento. I combattimenti tra cavalieri erano uno dei principali spettacoli, con gli sfidanti che si affrontavano in duelli di destrezza e abilità con la lancia, lo scudo e la spada. Oltre ai duelli, esistevano anche giochi di destrezza, come il tiro con l'arco e il lancio del martello apprezzati per la loro sfida fisica e per la dimostrazione di abilità.

Anche il popolo comune aveva nei giochi una parte essenziale della vita quotidiana, offrendo distrazione, competizione e intrattenimento. Tra i più popolari c'erano giochi come la morra, un gioco di mano in cui i partecipanti dovevano indovinare il numero di dita mostrate dall'avversario; il gioco del dado un passatempo comune tra le classi più basse, che coinvolgeva scommesse su risultati di lanci di dadi. Come alternativa intellettuale anche tra il popolo si trovavano la dama e più raramente gli scacchi.

Le festività medievali e le fiere erano anche occasioni in cui i giochi avevano un ruolo centrale. Durante questi eventi, c'era spazio per spettacoli teatrali, giocolieri, giostre, nonché giochi interattivi per il pubblico. Il Palio, una sorta di gara ippica, era spesso al centro delle celebrazioni, coinvolgendo sfide tra diverse contrade o gruppi.

Nonostante il passare dei secoli, l'influenza dei giochi medievali persiste ancora oggi. Molti di essi sono stati tramandati attraverso le generazioni e alcuni sono ancora praticati come sport tradizionali in varie parti del mondo. Anche giochi da tavolo come gli scacchi e la dama, originari del Medioevo, sono ampiamente giocati in tutto il mondo moderno.
In conclusione, i giochi medievali rappresentavano un aspetto importante della vita quotidiana e della cultura dell'epoca. Essi riflettevano non solo la necessità umana di intrattenimento, ma anche l'importanza della socializzazione, della competizione e della trasmissione di valori attraverso il gioco. La loro eredità continua a vivere attraverso giochi moderni e tradizioni che ci collegano al passato ricco e affascinante del periodo medievale.

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