LA SETTIMANA MEDIOEVALE

Dal 09/08/2024 al 09/08/2024

PUGLIA, TRANI (BT)

Nox Templariorum: Davanti alla Cattedrale, il chierico narra le origini dell’ordine dei Templari e viene rappresentata la difesa del pellegrino, i templari svolgono le loro quotidiane attività. Intanto delle pellegrine che si stanno recando presso il luogo di culto, sono aggredite da dei briganti. I Templari accorrono in loro soccorso, ne scaturisce un combattimento in armi bianche ove i briganti sono catturati e, per volere di Re Federico, portati via per essere giudicati dal popolo. A seguire, mentre le pellegrine sono provate per ciò che è accaduto alle malcapitate pellegrine aggredite, una donna grida aiuto perché inseguita dalla strega. Sidonia spaventa tutti con i suoi sortilegi e mentre arriva il corteo dei cavalieri templari con il Re Federico II per giudicare i briganti, la strega insulta l’ordine cavalleresco e il suo Re, presagendone la sua morte in un paese dal nome di un fiore. Re Federico scioccato dalla profezia, ordina la cattura della strega e nell’attesa di giudicarla chiede al popolo cosa farne dei briganti, Mentre il popolo chiede il loro esilio ecco giungere un’imboscata al Re e i Templari, ne scaturisce un gran combattimento a suon di spade e mentre il Re sta per essere colpito un templare per difendere il Re viene colpito a morte dalla strega. Il re scende in battaglia e dopo la loro vittoria sui briganti, fa portare la strega davanti al popolo e sta per essere bruciata viva, ma alla preghiera di una giovane pellegrina di salvare la sua anima e con l’esorcismo di San Cipriano da parte del chierico, viene liberata dal maligno. Giustizia è fatta, il popolo rende onore al Re e ai Cavalieri Templari.
Le Nozze di Re Manfredi:La rievocazione storica che vuole riprendere dalle vicende passate, il singolare episodio avvenuto il 2 giugno 1259 a Trani, ha inizio con l’ingresso dei popolani che ridono cantano, danzano e spettegolano riguardo all’arrivo della principessa, mentre perviene un gruppo di contadini, tra cui un certo Richino che all’udire dell’arrivo della “zita” salta e danza di gioia con i suoi compagni. Nel frattempo giunge l’araldo di sua maestà che, mediante frasi retoriche e poesiole in rima siciliana, confessa che il re è seriamente preso d’amore e perciò ha deciso di far conoscere a tutto il paese, la sua aulente donna epirota. Escono dal castello i due cortei, l’uno di Manfredi e l’altro di Elena Comneno. Sfruttando l’urbanistica del luogo, i due seguiti s’ incroceranno in Piazza della Libertà, perché se ne formi uno solo. Il corteo prosegue fino a Piazza Quercia, luogo in cui avviene l’incontro. La principessa è scortata dai due armatori e aspiranti cavalieri Cola Palagano e Federico Sifula, dal gran monarca bizantino Baldovino e dalla sua famiglia. A primo impatto, il re non si trattiene: l’abbraccia e le dà un bacio. Riprende, in seguito il corteo, per concludersi al Castello Svevo.

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